VENERE IN TEATRO Festival di danza
Poesie del Vuoto – III Edizione
Dal 5 al 17 settembre 2023
Forte Marghera, via Forte Marghera, Venezia Mestre
>>> scopri il programma completo
a cura di APS Live Arts Cultures in collaborazione con Perypezye Urbane
Con il sostegno di: MiC, Comune di Venezia, Fondazione Venezia, Fondazione Forte Marghera.
Con il patrocinio di: Regione del Veneto.
In collaborazione con: Fondazione Musei Civici di Venezia, Università IUAV di Venezia, New Echo System /Pro Helvetia in Venice WeStart, Drupa Centre, Scuola di Shiatsu-Shintai di Padova.
Partner: Milan Ingegneria, Lab43.
Parte del palinsesto Città in Festa, Comune di Venezia.
Torna Venere in Teatro – Festival di danza, in programma dal 5 al 17 settembre 2023: la terza edizione si apre al tema del “vuoto” preso ad ispirazione per riunire lavori performativi che manifestano, dentro alle venature compositive, quella pienezza di energia e di pensiero che definisce il corpo scenico.
Il vuoto intreccia la storia delle scienze, delle arti e della spiritualità sia del mondo occidentale che del mondo orientale: paura, assenza, essenza, verità, origine, multiverso. Lo spazio del movimento, dell’azione, della relazione e del cambiamento: il vuoto possiamo coglierlo come la porosità che permette di andare e incontrare generando fenomeni e possibilità. La danza, il linguaggio di Venere in Teatro, si misura proprio con il vuoto che diventa la palpabile materia con la quale muscoli e ossa si trasformano in simboli e poesie.
17 le performance in programma, 2 concerti, 9 le serate aperte al pubblico. Ad arricchire le settimane, verranno proposti un laboratorio di 5 giorni, 2 masterclass, talk, video danza e trattamenti shiatsu.
Il Festival si svolge a Mestre presso i capannoni 30 e 32 a Forte Marghera anche intervenendo negli spazi esterni: spazi ad ex uso militare fino al 1992 che più e più si aprono a una definizione di spazi per le arti dal vivo.
Due settimane nelle quali immergersi in un meraviglioso parco urbano dove poter incontrare le arti dal vivo nel respiro rinnovato del luogo.
“Quindi esiste uno spazio intangibile, il libero vuoto. Se non ci fosse, in nessun modo le cose potrebbero muoversi; infatti ciò che è proprio dei corpi – fare ostacolo e resistenza – in ogni modo varrebbe per ogni oggetto;
dunque nulla potrebbe procedere, perché nessun corpo inizierebbe a recedere. In realtà, che per mari e per terre e nell’alto del cielo molte cose si muovano in molti modi e in sensi diversi, lo vediamo davanti agli occhi:
e se il vuoto non esistesse, non solo tutto sarebbe privo del moto assiduo, ma anzi non sarebbe stato nemmeno generato, perché ovunque si sarebbe ammassata, inerte, la materia. Inoltre, per quanto compatte immagini le cose, da qui tuttavia puoi capire che il loro corpo è poroso. Nelle rupi e nelle caverne si insinua il liquido umore delle acque e tutto gronda lacrime copiose. Il cibo si spande in tutto il corpo degli esseri viventi.
Gli alberi crescono e a suo tempo effondono frutti perché dall’estreme radici su per l’intera pianta il cibo si diffonde attraverso ogni tronco e ogni ramo.
I suoni passano per i muri e aleggiano oltre al chiuso delle stanze, il freddo rigido penetra fin nelle ossa: questi fatti non potresti davvero vederli accadere se non ci fossero vuoti che ogni corpo può attraversare. “
Lucrezio, De rerum natura
Forte Marghera
Live Arts Cultures