I AM THE BODY
Progetto e Mostra fotografica collettiva
Da un’idea e a cura di Federicapaola Capecchi
Live Arts Cultures, Ivana Galli, Forte Marghera, Officine Forte Marghera
29 GIUGNO – 12 LUGLIO 2023
dal 29 giugno al 12 luglio
FORTE MARGHERA, PADIGLIONE PALMANOVA C32, VENEZIA
OPENING 29 GIUGNO 2023 ore 19
Giovedì 29 giugno 2023 alle ore 19 inaugura la prima parte del progetto I AM THE BODY
I AM THE BODY nasce come progetto di indagine su cosa sia il corpo oggi.
Da un’idea di Federicapaola Capecchi, curatrice di fotografia ed anche coreografa, che ha fatto dell’investigazione del ruolo del corpo fulcro della sua ricerca.
Che idea si ha oggi del corpo. È sacro? È una nuova religione? Il corpo è politico? È poetico? Che ruolo ha la fotografia nella percezione del corpo? A che corpo siamo oggi? Quale l’approccio personale e fotografico al corpo? Quale la visione e la relazione con esso?
Prima fase di questo progetto è la mostra fotografica collettiva che inaugura a Forte Marghera a Venezia. I fotografi sono stati selezionati tramite Bando: 50 le candidature arrivate (progetti e foto singole) 26 i selezionati, tutti progetti. In mostra: Fadwa Rouhana, Betlemme; Christine Lentzou Selzer, Atene; Helias Doulis, Atene; Francesco Tadini, Milano; Alessandro Cossu, Cagliari; Franco Mammana, Bergamo; Marco Ragana, Padova; Orietta Masala, Gorizia; Sara Pavan, Gallarate; La Sullivan Sara Peccianti, Milano; Patrizio Cipollini, Roma & Simona Innocenti, Alessandria (Duo); Simona Muzzeddu, Gallarate; Roberto Bramati, Roma; Roberto Vigasio, Brescia; Rosy Carletti, Thalwil; Paola Musumeci, Acireale; Nadia Frasson, Treviso; Francesca Romana Semerano, Roma; Anna Celani, Roma; Barbara Cecchini, Rimini; Nella Tarantino, Napoli; Walter Ciceri, Milano; Giuseppe Pitino, Modica; Flavio Savio, Legnano; Mirko Torresani, Milano; Alessandro Zaffonato, Vicenza.
Novanta fotografie a creare un percorso che accompagna il visitatore tanto a provare a dare una risposta agli interrogativi del progetto quanto a formularne di nuovi. C’è più di una strada da transitare muovendosi tra un autore e l’altro, tra un progetto e l’altro. L’insieme di ognuno a scrivere un’unica narrazione nella quale l’intento è, tra gli altri, di invogliare una rivalutazione della potenza del corpo, della sua importanza e la consapevolezza di come sia oggi, forse, l’unica rivoluzione possibile. Ripartire dal corpo, che può darsi solo “dal vivo” e conoscerne e alimentarne ogni sua potenzialità e potenza. Il corpo umano è un tema complesso che affascina e interroga. Il corpo è sempre stato un oggetto politico, su cui si riversano ideologie, teorie e pratiche di controllo.
Oggi il corpo è al centro di dibattiti e discussioni, diventando terreno di scontro tra visioni molto diverse.
Chi lo vede come proprietà privata, da modellare a proprio piacimento, chi lo concepisce come il nucleo della persona, la sede dell’identità, che va rispettato e curato. Inoltre, il corpo è anche lo spazio su cui si esercita il controllo politico e sociale. Le norme di genere, le regole di presentazione e abbigliamento, i canoni di bellezza sono tutti modi per disciplinare i corpi. Anche le nuove tecnologie, come i social media, influenzano la percezione del corpo, enfatizzando una rappresentazione stereotipata e irrealistica. Infine, il corpo è un campo di battaglia, dove si combattono le lotte per i diritti civili, come il diritto all’aborto, il matrimonio tra persone dello stesso sesso o il diritto di cambiare legalmente il proprio genere. La libertà di disporre del proprio corpo è una delle libertà fondamentali da rivendicare. In sintesi, il corpo è al centro di tensioni politiche, sociali e culturali. È oggetto di controllo e allo stesso tempo di rivendicazione. È espressione dell’identità individuale, ma anche terreno di scontro per i diritti collettivi. Il corpo, in tutte le sue dimensioni, è profondamente politico.
Ogni fotografo in mostra ha indagato il corpo come contenitore di un potenziale poetico enorme. Le sue forme, le sue posture, i suoi movimenti sono portatori di significati e metafore. Ogni progetto, anche quelli dove è il volto il focus del corpo, ha cercato di cogliere questa dimensione poetica, svelarla e interpretarla. Ha esplorato le possibilità espressive del corpo, la sua capacità di comunicare idee. Ogni autore presenta un corpo che è veicolo di contenuti e di temi; ha fotografato il corpo come soggetto poetico andando oltre l’apparenza a cogliere ciò che il corpo comunica attraverso i suoi segni, le sue posture, i suoi gesti. In mostra ci si muove tra un corpo poetico che parla di temi universali come la bellezza, il dolore, il piacere, la spiritualità; un corpo che rappresenta l’identità, la società, la politica e la natura, il potere o la creazione, la conoscenza o l’anima o un nuovo inizio. Ci troviamo di fronte a una pluralità di corpi e di percezioni del corpo, come è nel nostro oggi. Non esiste più un modello dominante, ma una molteplicità di corpi reali che si affiancano a rappresentazioni e immagini di corpi ideali diffuse dai media. I fotografi in mostra parlano di una riscoperta del corpo come luogo di piacere e connessione con sé e con gli altri. Di una riscoperta del corpo come casa, come territorio da esplorare, abitare, curare; ma anche come mezzo di comunicazione e di relazione. Un corpo plurale, ibrido, costruito e vissuto, un intreccio di nature, culture. La casa più intima che ci è data, il luogo della nostra presenza al mondo. Quale corpo siamo allora oggi? Forse tutti questi corpi. Sicuramente, si evince da questa mostra, siamo un corpo vissuto, sentito, ascoltato; un corpo poeta. Essere un corpo! Ecco la cosa più importante che circola in questa mostra. Essere un corpo, non averlo. E questo è un atto tanto politico quanto creativo. E la fotografia ha un importante compito di mediazione.
I AM THE BODY Forte Marghera, Venezia – Padiglione Palmanova C32 dal 29 giugno al 12 luglio 2023
OPENING: giovedì 29 giugno 2023 ore 19
www.opificiodellafotografia.it
Info per il pubblico: produzione@iamthebody.eu
Info per la Stampa: federicapaola@opificiodellafotografia.it – +39 347 71 34 066
Padiglione 32 “Palmanova”
Ivana Galli, Live Arts Cultures