SPUNTI CONCRETI DI ASSOLUTO

Vito Campanelli
SPUNTI CONCRETI DI ASSOLUTO
a cura di Gaetano Salerno

Polveriera Francese
dal 4 luglio al 6 agosto 2024
orari: martedì>venerdì 16-21 | Sabato e domenica 10-20

Una personale dal sapore antologico quella proposta dall’artista Vito Campanelli presso il suggestivo spazio espositivo della Polveriera Francese di Forte Marghera e curata dal critico e storico dell’arte Gaetano Salerno.

Presenti in mostra lavori storici appartenenti a differenti cicli del lungo percorso artistico di Vito Campanelli (ciascuno scandito dall’uso acceso e perentorio dei colori rosso, blu, grigio, giallo) e anche alcuni lavori inediti realizzati per l’importante evento: differenti ricerche, riconducibili a differenti e precisi periodi della vita dell’artista, alludono a un trascorrere del tempo biologico segnato da riflessioni esistenziali che divengono, nel lungo e denso tragitto creativo, tracce materiche continue di superfici pittoriche complesse, identità non figurative (o pre-figurative) libere da risvolti immediatamente astratti di semplificazione del soggetto e narrate dalla forza multi-evocativa del pigmento come passaggio intermedio di un processo formativo del segno, in attesa di una sua traslazione concreta e solida dall’interiorità cosmica all’universo delle cose.

Le opere, acrilici e tecnica mista su tele di piccolo, medio e grande formato, satureranno lo spazio espositivo con un allestimento particolare ed emozionale; le tele comporranno una letteratura primordiale scarna e aulica in cui il groviglio caotico del colore cede il posto all’ essenzialità argomentativa delle introspezioni, delle speranze, delle illusioni, delle visioni affioranti dagli spazi bui e suggestivi degli sfondi, asciugandosi di ogni elemento superfluo e riscoprendosi – pur nella vitalità di qualche sbavatura di colore puro, liquida come linfa vitale – laica liturgia che rinuncia alla prolissità della prosa in favore di azzardati equilibri compositivi, secchi e imprevedibili come versi avanguardistici.
Dal magma di pittura che accenna al perdersi nell’incompiutezza e invece tocca punte di lirismo e di conquista della quadri-dimensionalità vicine alla ricerca spazialista di scuola veneziana, Vito Campanelli inventa nella materia cromatica e solo attraverso di essa, elegantemente raggrumata o stemperata nelle vaste campiture nere o nei vortici di luminosità, paesaggi eterei e viaggi siderali che lasciano talvolta affiorare un elemento concreto, particolare minore ma fortemente evocativo di una tangibilità dissolta e subordinata al pigmento, prima di ricollocarsi nell’assoluto e fondersi nei turbinii serrati e claustrofobici della vernice.

Accenni di musicalità sacrale, orchestrati sugli insegnamenti di Vasilij Kandiskij, svincolano l’oggetto-pittura da una fruizione meramente visiva per ricondurlo ad una ricezione psichica che consente lunghi viaggi spirituali e apre percorsi emotivi prossimi a quelli compiuti dall’artista e dal suo agire nella sfera della comunicazione sensoriale e sinestetica.
Le pennellate grezze e ansiose lambiscono la tela come note talvolta disarmoniche all’interno di partiture euritmiche, destrutturando una prosodia narrativa e figurativa che parte dall’astrazione e corre fino all’informale e che, anche quando parrebbe essere lineare e monocroma, si reinventa costantemente in nuovi virtuosismi e in

nuovi assoli, in giochi cromatici complementari sulle tonalità basiche dello spazio che vanno a risvegliare archetipi assopiti ma sublimi.
Il segno che ne deriva implode ed esplode a intermittenza, come se scorresse fluido e sincronico da sempre, costantemente vincolato in spazi-altri nei quali la contemporaneità del tempo presente si rigenera nella successione degli attimi, della vita, lasciando giusto il tempo al colore di variare i toni senza alternarne la sostanza, sedimentata in momenti aggregativi continui, dai contorni indefinibili eppure certi, percepibili, nel loro dipanarsi inesausto lungo vettori creazionistici imprevedibili, come forme energetiche ieratiche e assolute.
Il titolo “Spazi concreti di assoluto” riprende la personale dell’artista curata nel 2010 dal critico Gaetano Salerno presso lo Spazio Espositivo Voltolina di Mestre e riflette, a distanza di anni, sulla ricerca di Vito Campanelli nel percorso di definizione e maturazione linguistica alla quale la sua pittura è oggi pervenuta.

Presente in mostra anche un ritratto-installazione dell’artista realizzato dalla pittrice mestrina Gabriella Massari.

L’inaugurazione è prevista nella giornata di venerdì 5 luglio 2024 e la mostra sarà visitabile da giovedì 4 luglio a martedì 6 agosto 2024.

 

giovedì 4 Luglio 2024 — martedì 6 Agosto 2024
16:00 — 21:00

Polveriera Francese

Vito Campanelli